Croccante come una chips, vuoto come una nuvola, idratato fino al paradosso. Il Pan de Cristal è diventato il simbolo di una panificazione spinta al limite: 100% di idratazione, lavorazioni minime, e un risultato che punta tutto sull’effetto visivo. Ma dietro l’apparenza, c’è davvero sostanza?
E soprattutto: ha senso inseguire questo stile anche in Italia?

Dalla Spagna con… marketing?
Nato nei primi anni 2000 in Catalogna, il Pan de Cristal è esploso nel mondo della panificazione per via della sua struttura: crosta sottilissima e croccante, mollica quasi assente, grandi alveoli e leggerezza assoluta. Un pane che sembra fatto d’aria, e che conquista al primo sguardo.
Ma al di là del fascino estetico, c’è chi guarda con occhio critico a questo fenomeno.
Tra questi, Carlo Di Cristo, maestro panificatore italiano, noto per la sua visione libera, radicale e profondamente tecnica dell’arte bianca.

Gli abbiamo chiesto se esistano davvero delle sfide tecniche nel realizzare un prodotto così estremo. La risposta è stata tutt’altro che diplomatica:
“No, nessuna sfida tecnica. Serve solo una farina accurata, in grado di assorbire tanta acqua. Tutto qui. Il resto è fumo.”
Moda, wow-effect, e poco altro!
L’effetto “wow”, è centrale nel Pan de Cristal. Ma è anche l’unico vero punto di forza?
Possiamo tranquillamente definirlo una moda, con effetto wow. Rimane di fatto un pane estremamente idratato, con pochissime virtù — se non quella di essere estremamente leggero. Per quanto mi riguarda, il Pan de Cristal non è una ciabatta. Non ci trovo nulla di speciale.
Una visione netta, che invita a riflettere su cosa stiamo davvero cercando nella panificazione moderna: innovazione o spettacolarizzazione?

Pizza e Cristallo: il confronto che fa discutere
Proprio come la pizza simbolo italiano per eccellenza anche il Pan de Cristal sta attraversando i confini, conquistando forni e ristoranti italiani. Ma ha senso dire che “quello vero” si può fare solo in Spagna?
La verità è che anche all’estero si fanno pizze migliori che in certe città italiane. Quindi sì, il Pan de Cristal può essere fatto in Italia — forse anche reinterpretato meglio.
Ma la vera domanda è: vale davvero la pena inseguirlo?
Il Pan de Cristal è un pane moderno, curioso, tecnicamente intrigante. Ma forse il suo vero valore sta nel costringerci a riflettere: vogliamo pane da guardare o pane da vivere?
Di sicuro, come dice Carlo Di Cristo, l’idolatria dell’idratazione ha poco a che fare con la qualità.
E allora, forse, è tempo di tornare a impastare con meno stupore… e più sostanza?

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